Passeggiata musicale

Uscire di giorno. Non mi dispiace affatto.
Nonostante Nim fosse un owl, e passasse quasi tutte le notti sveglio, non gli dispiaceva affatto uscire di giorno.
Certo, la notte aveva quel di più che lo faceva stare bene, il fresco, il buio...
Ma di notte non si vede quasi nessuno nella parte periferica di Galway, e Nim, persona curiosa per eccellenza, sopportava malinconicamente l'assenza di vita, supplita dal silenzio pacifico e totale che regnava quando il sole, tramontato da un pezzo, era via.

Invece adesso un fastidiosissimo sole puntato negli occhi gli impediva di godersi la visione di persone e passanti, che, come in un formicaio troppo stretto, all'ora di pranzo affollano le vie principali della città.
Trovava interessante guardare i visi e le espressioni dei tanti umani indaffarati: chi in giro per compere, chi solo di passaggio, chi invece al lavoro, anche di domenica, ma comunque tutti di fretta.
Gli sembrava di essere una goccia d'acqua in un torrente, ed era leggermente infastidito dalla quantità di persone intorno a lui, e dal vociare eccessivo, che disturbava le rapsodie di Emerson, Lake & Palmer, che in quel momento si presentavano alle sue orecchie.

Era libero in quell'orario, e con il cimitero chiuso nel dì festivo poteva organizzarsi altrimenti.
Aveva deciso di andare a mangiare da qualche parte non ben definita, e si era incamminato presto.
Cuffie nelle orecchie e via, dalla mattina un'unica tirata non stop, tanto che dalla parte esterna della città era finito, vagando casualmente, nella strada centrale, affamato e con una ventina di euro in tasca.
Era stata la noia a buttarlo fuori casa.
Normalmente si sarebbe potuto pensare pensare che gli sarebbe convenuto dormire di giorno, dato che lavorava e restava sveglio soprattutto di notte, ma in realtà a Nim non serviva dormire, non oltre le 4 ore, almeno.
Come le stelle che brillano sempre, lui non sentiva la necessità di spegnersi.
Quindi senza farsi troppi problemi, una volta catapultatosi giù dal letto aveva afferrato un paio di vestiti, il lettore mp3 e si era lasciato andare per le strade di Galway.

Edited by Fiscoblu - 8/1/2012, 23:16

Il sole brillava in alto nel cielo e di nuvole neanche l' ombra, i raggi lunghi e luminosi riscaldavano l' aria facendomi venire voglia di stendermi e rilassarmi,ma non potevo, ero nel mezzo della via principale della città. Ero da pochi giorni in quella città, mi piaceva anche se i posti dove ero stato erano pochi, praticamente l' aereo porto e il faro, mi ero diretto al faro più volte, restavo li a guardare l' orizzonte: mi mancava si mi mancava moltissimo anche se da solo due giorni ero andato via. La scuola non era iniziata e cercavo uno straccio di protetto da proteggere, dopo tutto ero li per quel motivo. Girovagavo per la via senza curarmi di dove andavo ma guardavo chiunque, ad un tratto un idea mi balenò nella mente: corsi in un bar e comprai una bottiglia d' acqua e presi un bicchiere d' acqua poi mi sedetti a terra e con un pennarello che trovai nello zainetto scrissi predizione del futuro a terra, ma in grande scrissi GRATIS, chissà se qualcuno si sarebbe chiesto come facevo a predire il futuro da un bicchiere d' acqua ma non importava forse fra quelle ci sarebbe stato il protetto o qualcuno di interessante con cui parlare... aspettai

Immerso nei suoi pensieri Nim notò a malapena, sul ciglio della strada affollatissima, un ragazzo, che poteva avere la sua età, dedito ad una curiosa attività.
Magari per certi versi poteva sembrare simile alla sua: sottraeva anche lui soldi a persone immeritevoli.
Predizioni del futuro? Perchè non ho mai pensato a cose simili? hahaha...
Ma...
Cosa?? Come gratis?
Rimase sconvolto da questo fatto.
Solitamente chi prediceva il futuro, si dedicava alla cartomanzia o a pratiche esoteriche di varia sorta lo faceva per denaro, guadagnando anche tanto con uno sforzo relativamente piccolo.
Invece lui no.
Nim si fermò, apparentemente a guardare la vetrina dal lato della strada opposto, ma in realtà si chiedeva quali ragioni spingessero il ragazzo a utilizzare il tempo in quella maniera.
Magari per divertimento. Anche io faccio cose strane nel mio tempo libero, non dovrei meravigliarmi. È anche vero che se mi trovassi a fare attività simili un piattino o un cappello per le monetine lo metterei, davanti a me.
Per missione? Così chi vuole e chi crede, invece di spendere soldi, va da lui ottenendo un servizio gratuito?
Per buisness? Quando sarà bravo e ricercato farà pagare l'attività?

Scosse la testa.
Alle sue spalle il ragazzo era ancora lì, distante pochi passi.
Di fronte a lui ravioli fumanti, appena preparati, distanti pochi millimetri di vetro dalla sua lingua.
La scelta era davvero ardua.
Al diavolo! Lo stomaco può attendere.

Si avvicinò allo strano individuo con un espressione tra il critico e il curioso, si abbassò un poco, per guardarlo negli occhi, ed esclamò guardandolo:
Perchè lo fai?

ero li seduto, la cosa non mi piaceva molto ma non mi importava mi sarei lavato quando sarei tornato a casa.Nessuno si fermava, la folla correva nella quotidiana velocità ognuno con i propri pensieri, nessuno voleva fermarsi da me, forse mi credevano matto, scappato da qualche ricovero, ma non poteva sembrare, come mio solito ero vestito elegantemente e avevo un comportamento educato anche se ero fermo sulla strada... però effettivamente vedere il futuro da un bicchiere d'acqua per gli umani non era normale anche se credevano di poterlo fare attraverso il vetro. Dalla mia postazione vedevo le gambe della gente ma alzando lo sguardo le cime degli edifici che contornavano il cielo azzurro ma non potei soffermarmi molto il sole era caldo e accecante anche da così in basso, abbassai lo sguardo al bicchiere e non volendo vidi in un istante che un ragazzo si sarebbe fermato a chiedermi qualche cosa, ma cosa? non feci in tempo a guardare oltre che fui interrotto da un ragazzo, era un ragazzo alto non era visibilissimo, ma potevo notare dei capelli non troppo lunghi ne troppo corti.
Perché lo fai? furono le parole del ragazzo, in quell' istante come se il tempo si fermasse iniziai a ragionare sul rispondere, ma alla fine decisi di prendere la strada più ovvia e palesare le mie capacità dicendo
sapevo che saresti venuto, io sono Zéphyros e lo faccio per divertimento e non per sfilare i soldi a della povera gente e credo che la mia attività alquanto strana, feci una pausa, ripresi fiato sorrisi e continuai, non verrebbe pagata molto e quindi per farla credo che mettendola gratis molta gente venga qui anche per curiosità.
Lo fissai negli occhi e dissi un semplice bicchiere d' acqua pulita può nascondere molti segreti

Nim ascoltò la risposta interessato.
Come aveva ritenuto più probabile per il ragazzo era solo un divertimento.
Dava per scontato che non avesse poteri paranormali, anche se qualche piccolo dubbio lo aveva, dato che anche la piccola Chiyo si era dimostrata ben altro, rispetto a quanto appariva.
Pensava per metà di testarlo, e se si fosse davvero dimostrato un soggetto interessante avrebbe potuto pensare a una proposta per lo sfruttamento commerciale dell'attività, anche se riteneva difficile che il ragazzo lo seguisse.

Oh, beh, e altrimenti che veggente sarebbe? La frase a effetto è d'obbligo di questi tempi

Rispose nella maniera che Nim ritenne più soddisfacente, rendendo superflue domande che non avrebbe voluto fare.
I veri poveri sono troppo occupati nel presente per preoccuparsi del futuro.
Ma comunque, credimi, potresti davvero guadagnare con questa attività, se sei bravo, ovviamente, anche se non sembri interessato.
Si sedette a terra di fronte al ragazzo, a gambe incrociate e con i gomiti sulle ginocchia, la schiena chinata in avanti.
Il suo interlocutore aveva decisamente la sua età, al massimo con un anno di scarto.
Non avendo frequentato scuole o luoghi di istruzione pubblici non aveva mai avuto grandi contatti con il mondo giovanile, figuriamoci con quello dei coetanei.
Era curioso di scoprire quanto fosse diversa la sua vita rispetto a quella degli altri.
Mi chiamano Clay. Piacere. Inizierò con le domande difficili.
Cosa mangerò per pranzo?
Si concentrò. Se voleva ottenere la risposta che pensava doveva decidere davvero di mangiare quei ravioli del negozio di fronte alla via.

Mentre parlavo guardai il ragazzo che mi fissava, forse aveva la mia età, il suo sguardo non faceva trapelare insicurezza.
I veri poveri sono troppo occupati nel presente per preoccuparsi del futuro. esordi con questa frase quando gli dissi che non volevo soldi dalla povera gente, effettivamente non aveva tutti torti.
Continuai a sentire, Ma comunque, credimi, potresti davvero guadagnare con questa attività, se sei bravo, ovviamente, anche se non sembri interessato. Pensava non mi interessassero i soldi, non che non mi interessassero ma non mi servivano, avevo un altro scopo in quel momento ma poteva aspettare, mi piaceva l' idea di quel ragazzo, che piano si sedette di fronte a me a gambe incrociare con i gomiti sulle ginocchia e la schiena china in avanti.
Mi chiamano Clay. Piacere. Inizierò con le domande difficili.
Cosa mangerò per pranzo?
lo guardai alzando un sopracciglio, era una smorfia che mi veniva bene e che mi piaceva, la feci come per dire "wow è cosi difficile lo fari fra meno di un ora o poco di più" ma la richiesta era bene accetta.
Non metterti paura quando te lo dirò ero ironico anche perché sapevo che quel tipo non avrebbe mai avuto paura anzi ne metteva lui un pò a me. Chiusi gli occhi e passai la mano sul bicchiere per fare un pò di scena poi guardai fissa l' acqua e chiare nella mia testa si focalizzarono le immagini di lui che dopo aver finito di parlare con me si dirigeva verso il locale, seguivo la scena come una mosca, dall' alto. Clay si diresse verso il tavolo e ordinò ravioli, non andai oltre volevo sapere la sua domanda dopo la mia risposta.
Caro Clay mangerai ravioli nel negozio di fronte la strada subito dopo che parlerai con me e gia so che hai fame non vorrei trattenerti molto ma sono ben accette altre domande poi guardai il bicchiere, non è male la tua idea sono un talento naturale per la chiaro veggenza potremmo ricavare qualche cosa e sarò buono sorrisi e continuai facciamo 70% 30% per te? gli feci l' occhiolino, ma chissà in quale strada mi avrebbe portato

Fu particolarmente semplice il modo in cui avvenne la previsione: la prassi prevedeva per i più il versare qualcosa nell'acqua, bruciare erbe, metalli o carta o inalare gas anomali (la pizia dell'oracolo di Delfi faceva proprio così!).
Il ragazzo rispose a Nim in maniera piuttosto ironica, ma alla fine lo stupì con la sua precisione.
Ravioli... Ma bene! O mi ha visto guardare la vetrina o ha davvero qualche potere. Direi la seconda, dato che c'erano altri cibi ben più appetitosi.
E inoltre fece seguire al tutto una proposta di affari.
Non male, il ragazzo. Sarebbe meglio di no, sarebbe un bel problema per la mia attività avere una persona affianco con un'abilità tale non più che fidata. A malincuore, ma devo rifiutare.
Giochiamogli un brutto tiro!
Pensò divertito.
Ti dirò, un pelo mi hai spaventato! Non sembrano molto digeribili!
Ma comunque... Accetterei molto volentieri la tua proposta, se tu avessi qualche anno di più.
So che posso sembrare tuo coetaneo, la maggior parte della gente mi da diciassette anni, ma vedi, sulla mia carta d'identità ci sono quattro numerini in più che farebbero sapere molto questa "alleanza commerciale" di sfruttamento minorile.
Ma tornando al mio pranzo... Sei sicuro di non aver sbagliato? Ti invito a ripetere!
Aveva indovinato, ovviamente, e Nim ci era rimasto anche un po'male.
Ma ora era un'altra storia.
Nim era scettico sulla previsione del futuro.
I veggenti cosa vedevano? Era da qualche anno, quando al circo aveva visto maghi e ciarlatani vari, uniti a buoni mentalisti, cimentarsi nelle proprie esibizioni, che se lo chiedeva.
E se ora avessi voglia di curry? E andassi al ristorante indiano dall'altra parte della città? Di certo non ho più voglia di ravioli... Chissà cosa gli uscirà, ora come ora...

Ti dirò, un pelo mi hai spaventato! Non sembrano molto digeribili!
Ma comunque...
si fermò e poi continuò a dirmi.
Accetterei molto volentieri la tua proposta, se tu avessi qualche anno di più.
So che posso sembrare tuo coetaneo, la maggior parte della gente mi da diciassette anni, ma vedi, sulla mia carta d'identità ci sono quattro numerini in più che farebbero sapere molto questa "alleanza commerciale" di sfruttamento minorile..Lo guardai meglio, diceva del vero, era più grande, ma su un altra cosa mentiva non mi aveva detto il suo vero nome, perché forse non si fidava dei veggenti che questo ragazzo non sia un semplice umano? avevo troppi pochi indizi dovevo indagare.
Ma tornando al mio pranzo... Sei sicuro di non aver sbagliato? Ti invito a ripetere!
questa fu la frase che mi riportò nella realtà dopo essermi perso nei miei pensieri su chi fosse lo sconosciuto. Dovevo riprovare speravo che avesse cambiato i suoi piani, cosi da dargli una vera dimostrazione dei miei real poteri. Il futuro, cosi imprevedibile poteva cambiare da un momento all' altro, le volontà delle persone erano molteplici e se si decide di cambiare dove il luogo in cui mangiare il futuro cambia. Feci lo stesso procedimento e il futuro ritornò chiaro nella mia mente in quel momento vidi lui in un ristorante indiano ordinare del cibo con curry. Sorrisi e iniziai a parlare
bé non è giusto cambiare idea da un momento all' altro stai per andare a mangiare del curry e credo che ti accompagnerò volevo conoscere meglio quel ragazzo.
Ah per quanto riguarda l' età potrei fare come hai fatto tu. Non specificai che intendevo il nome chissà se lo avrebbe capito.

Il fiume di folla continuava a scorrere alle sue spalle, mentre il ragazzo indovino stava scrutando il bicchiere nelle profondità, anche se pian piano si stava assottigliando.
Era decisamente ora di pranzo, e ormai anche i ritardatari si erano seduti ai tavoli, cosa che sarebbe piaciuto anche a Nim fare.

Dal tono con cui diede la risposta sembrò contrariato, divertendo non poco il suo interlocutore.
Il futuro mente, mente mente! Il futuro mente, poròppo ròppo ppò! Canticchiò nella sua testa.
Ma come mai si è autoinvitato? E se non lo volessi? o ha previsto che l'avrei accettato?
Beh, comunque sia penso di non avere nulla in contrario... Se non il ristorante indiano.
Non capendo cosa volesse insinuare con la faccenda dell'età lasciò decadere il discorso, per concentrarsi su uno più importante.
D'accordo! Se vuoi possiamo andare. Ma non in un ristorante indiano, per favore!
Mi stavo quasi costringendo a mangiar curry, e se avessi sbagliato probabilmente l'avrei fatto.
Ma non mi va che ci sia qualcuno che sappia in anticipo le mie azioni, mi fa sentire poco originale.
Nulla di più vero. Il ragazzo non gli stava troppo simpatico per questo fatto, ma finché si fosse tenuto lontano dall'acqua, non ci sarebbero stati problemi.
Decise di distrarlo col cibo.
Avrebbe dovuto mettere in conto la questione preveggenza.
Poteva disturbare le sue attività e non poco.
Dimmi, il tuo potere è comune? Perché non ho mai incontrato persone con queste capacità...

quei momenti erano molto divertenti, il ragazzo mi ispirava una certa curiosità. Dopo che dissi la frase con la quale cercavo di fargli capire che sapevo mentisse sul suo nome lui divagò, chissà per quale motivo. Troppi misteri, troppe ombre dovevo continuare a stare con quel ragazzo e capire chi fosse, D'accordo! Se vuoi possiamo andare. Ma non in un ristorante indiano, per favore!
ok niente ristorante indiano alla fine non ne avevo voglia anche io . Sembravamo isolati dal mondo, la folla e il tempo scorreva e noi li fermi a parlare come se fossimo bloccati. Il cielo era sempre limpido, qualche volta sorvolato da qualche uccellino.
Mi stavo quasi costringendo a mangiar curry, e se avessi sbagliato probabilmente l'avrei fatto.
Quella affermazione mi fece sorridere, perché aveva cambiato idea per mettermi alla prova?, ragazzo non mi conosci bene allora.
Ma non mi va che ci sia qualcuno che sappia in anticipo le mie azioni, mi fa sentire poco originale. Si credeva molto figo e originale, un pò lo era ma era dovuto alla tenebrosità che gli donava l' abbigliamento, Dimmi, il tuo potere è comune? Perché non ho mai incontrato persone con queste capacità... domanda prevedibile ma come avrei risposto, non potevo dirgli, ehy amico hai presente la sirenetta bhe io so una specie di sirena si sarebbe messo a ridere e mi avrebbe preso per matto, dovevo ponderare sulla mia risposta. Fortuna, potere divinità chi può dirlo
ci alzammo e ci dirigemmo al ristorante, lo guardai negli occhi e mentre camminavamo l' affermazione che ho fatto prima riguardo all' età volevo intendere che so che mi hai mentito sul tuo nome. Calò il gelo o per lo meno su di me si era una frase molto azzardata.

Calò, come prevedibile, il silenzio. Per alcuni potrebbe essere stata un accusa grave, o un offesa abbastanza pesante.
Per sue secondi Nim pensava dovesse aggiungere qualcos'altro, cose del tipo "Come ti chiami veramente?" oppure "Cosa nascondi" o anche "Perché nascondi il tuo nome?", o ogni genere di domanda da interrogatorio.
Ponderò le possibilità che si trattasse di un bluff. Improbabile. Evidentemente o il ragazzo era un ladro, esperto nello scovare bugie, o si trattava di un'altra abilità innata. Non sapeva che altro aspettarsi. Magari si sarebbe estratto a momenti un cinghiale dalla scarpa.
La prima ipotesi era da scartare a priori, si era documentato, e dagli archivi della gilda l'unico ladro di Galway minorenne fino al giorno prima, era lui.
Ragazzo mio, inizi a diventare abbastanza fastidioso. Penso che ti farò spiare.
Beh, comunque mentito è una parola grossa. Clay è il mio nome, anche se non il solo. Così mi chiama la gente, così mi si conosce. Non è stato attribuito a me, ma è diventato mio, quindi è mio!
Spiacente, riguardo al nome non ho mentito. Ora, a differenza di prima, devi aver avuto un abbaglio. La gente mi chiama Clay, e questo lo rende il mio nome. Non c'è potere, divinazione o magia che tenga, contro la semplice logica.
aveva appena deciso che sempre, da quel momento in poi, il ragazzo sarebbe stato spiato dai suoi gufi.
Non c'era motivo apparente per Zéphyros di seguirlo con la divinazione, ma Nim ne aveva e come.
Non l'avrebbe incrociato di nuovo troppo volentieri, e doveva davvero trovare un rimedio contro abilità di questo tipo. Non sarebbe stato possibile rubare in città, o affidarsi al caso. Elementi incontrollabili possono essere facilmente smascherati dalla divinazione, ma il cambio di decisione all'ultimo momento andava evidentemente, come quanto testato, benissimo per ingannare i poteri del ragazzo.
c'era stato un momento, esattamente dopo la previsione, in cui questa risultava sbagliata.
Giocare bene questa carta poteva ridimensionare la gravità delle previsioni.

il lungo silenzio fu spezzato dalle sue parole, erano serie e anche piene di sicurezza, Spiacente, riguardo al nome non ho mentito. Ora, a differenza di prima, devi aver avuto un abbaglio. La gente mi chiama Clay, e questo lo rende il mio nome. Non c'è potere, divinazione o magia che tenga, contro la semplice logica.
No il nome non poteva essere quello, lui non si chiamava Clay e mi mentiva, di sicuro avrei continuato a spiarlo nel futuro, ma in un futuro immediato, non amavo molto quel potere sapere le cose prima degli altri non mi piaceva rendeva tutto banale. Il nome non è quello che una qualsiasi persona ti dà il nome è quello che la tua famiglia ti dona appena apri gli occhi, ma sorvolando questo discorso si faceva sentire il mio stomaco, avevo fame e non vedevo l' ora di mangiare qualche succulento piatto caldo. Aprii la porta del ristorante e facendo l' occhiolino lo invitai ad entrare, ah non vedo l' ora di riempirmi la pancia di cibo. Chissà se sapeva di dover pagare il conto. Entrai nel ristorante e mi sedetti su un posto per due.