Traffico aereo

Dura la vita del reatha!
Pensava Nim camminando sulla strada per l'aeroporto.
Con l'evoluzione umana il cielo era stato strappato alla sua razza, che soprattutto di notte era impossibilitata a circolare pacificamente: il rischio di spiaccicarsi contro un Boeing 737 faceva accapponare le penne del più coraggioso volatile.
Proprio per questo motivo i luoghi di pellegrinaggio più visitati da queste strane creature erano gli aeroporti.
Avere una discreta conoscenza delle traiettorie delle letali macchine volanti era necessario per poter volare ad alta quota in tranquillità, e persino a bassa in caso di vicinanza a questi luoghi.
La sua razza aveva assistito impotente allo sconfinamento degli umani nella propria terra, anzi nella propria aria: i più potenti avevano da sempre cercato di ostacolare, con il controllo dei venti, il volo umano, ma questo espediente non aveva impedito alle scimmie evolute di staccarsi dalla terra.
Troppi erano i vantaggi, e il progresso tecnologico aveva superato la forza degli esponenti della razza dei reatha.
Tuttora i più estremisti cercavano per quanto possibile di abbattere i mezzi umani, talvolta riuscendo addirittura.
Le macchine create dagli umani erano pressappoco perfette, a discapito di quanto il volgo riteneva: non per errore umano, ma per volere degli abitanti del cielo, queste si sfracellavano al suolo.

Riprendendo in mente questi concetti Nim percorreva distrattamente l'affollatissima struttura, cercando di capire quali voli arrivassero e quali partissero da Galway.
Pensava che sarebbe stato divertente, ma discretamente improbabile, riuscire a sfruttare il passaggio degli aerei in un eventuale combattimento aereo.

Diamine! Partono da qui anche gli elicotteri! Comunque non posso prevenire tutto. Nessuno può! Soprattutto i ricconi che si spostano per viaggi d'affari. Bisognerebbe che si formasse una figura professionale per sengalare e tenere un registro di tutto questo macello. Gli altri come fanno? Se ne incontrassi almeno uno...