Era una mattina di fine inverno, il sole era alto nel cielo azzurro e senza nuvole; il vento soffiava, a tratti con forza, sulle rive del fiume Corrib, facendo ondeggiare violentemente i rami degli alberi e spargendo ovunque aghi di conifera. L'aria era tiepida, nonostante la stagione e l'altitudine, e si respirava già l'odore di fiori della primavera.
Una giornata magnifica. Una delle giornate che Chiyo apprezzava di più, perché il tempo beffardo dell'Irlanda decideva per un po' di darle tregua con la sua pioggia dispettosa e di lasciarle godere il sole. In particolare, il vento mandava la piccola strega su di giri, spettinandole i capelli biondi, raccolti in due codini che le varie folate andavano via via disfando, e tentando di rubarle invano la sciarpa verde. Il vento aveva un carattere scherzoso, proprio come Chiyo nei giorni di sole.
Era una giornata troppo bella per poterla sprecare stando in casa o in negozio. E quindi? Chiyo aveva deciso di cimentarsi in una ricerca che in altri momenti le sarebbe parsa inutile: voleva trovare delle erbe per le sue pozioni. Peccato che non avesse le idee molto chiare su come trovarle e dove; lei le sapeva usare, ma cercare...
D'altronde, aveva sempre preferito condurre i suoi esperimenti da Occulta sulle Rune o sull'evocazione, e lo studio delle erbe lo aveva un po' trascurato. Ma riconosceva pienamente l'utilità di una pozione sonnifera o di un veleno, dato che negli scontri fisici era sempre in svantaggio. Però finora le erbe le aveva sempre comprate in negozio, e a Galway di negozi di erbe magiche non c'era nessuna traccia.
Camminava saltellando accanto al fiume, godendosi la brezza, mentre a tratti gettava un'occhio alle pagine del libro di erboristeria che si era portata dietro, l'unico buon indizio per poter trovare quello che stava cercando. Aveva optato per la radice di angelica e il tarassaco (o dente di leone), piante comunque abbastanza comuni. Tuttavia, distratta dalla bellezza del paesaggio e dai dispetti del vento, non ci stava prestando troppa attenzione. Giocava distrattamente a stare in equilibrio sulle pietre che affioravano dall'acqua e scrutava di tanto in tanto i cespugli o il prato. Tutto intorno c'era il silenzio della natura, fatto di sospiri di foglie e rami e del mormorio del fiume. Ad esso Chiyo unì una canzone, canticchiandola allegra mentre saltava da un sasso all'altro.
-Sous les herbes folles,
moi, j'ai grandi;
Je suis une enfant ordinaire, plûtot jolie
Petite fille revant d'ailleurs..
Ici pas très loin de vous.
Parfois je soupire e souvent je me dis
"J'amerais tant voir la vie en grand!"-
Sorrise tra sé e sé per il senso di quelle parole: di ordinario, lei, non aveva proprio niente! Eppure quella canzone, udita una volta chissà dove, sapeva di mistero...in un certo senso, le ricordava la piccola fatina di nome Ishtal che aveva trovato sul suo balcone qualche tempo prima.
Prese un gran sospiro e chiuse gli occhi, sorridendo al sole che le illuminava il volto, e cantò più forte, lasciandosi abbracciare dal vento.
-Les cheveux froissés par le vent
fendre l'air comme un oiseau blanc,
Sentir enfin ton regard sur moi...-
D'un tratto si accorse che c'era qualcosa che non andava. Su quella collina semi nascosta da un boschetto che il Corrib attraversava non era più da sola, c'era qualcun altro...o era solo una impressione? Un presentimento, simile alla sensazione che si prova quando qualcuno ci fissa alle spalle, le fece aprire gli occhi, e terminò il ritornello abbassando la voce e guardandosi intorno.
-Derrière ces murs je sais qu'il y a la mer,
Les papillons un grand livre ouvert..
Mais y-a-t-il quelqu'un quelque part
Pour moi...-
Questa è la canzone cui mi sono ispirata
VideoTi traduco il pezzo che ho scritto, così, per comodità (non che c'entri molto...per di più, potrei star facendo una pessima traduzione ahahah
)
Sotto le folli piante
sono cresciuta
Sono una bambina comune, piuttosto carina...
Piccola ragazza che sogna un altrove
Proprio qui, poco lontano da voi.
A volte sospiro e spesso mi dico
"Quanto amerei vedere la vita in grande!"
I capelli spettinati dal vento
fendere l'aria come un uccello bianco,
sentire infine il tuo sguardo su di me..
Dietro queste mura so che c'è il mare,
le farfalle, un libro aperto..
Ma c'è qualcuno da qualche parte, per me. Edited by Eredel - 23/8/2012, 18:17