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Les herbes folles

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view post Posted on 26/2/2012, 15:21
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Era una mattina di fine inverno, il sole era alto nel cielo azzurro e senza nuvole; il vento soffiava, a tratti con forza, sulle rive del fiume Corrib, facendo ondeggiare violentemente i rami degli alberi e spargendo ovunque aghi di conifera. L'aria era tiepida, nonostante la stagione e l'altitudine, e si respirava già l'odore di fiori della primavera.
Una giornata magnifica. Una delle giornate che Chiyo apprezzava di più, perché il tempo beffardo dell'Irlanda decideva per un po' di darle tregua con la sua pioggia dispettosa e di lasciarle godere il sole. In particolare, il vento mandava la piccola strega su di giri, spettinandole i capelli biondi, raccolti in due codini che le varie folate andavano via via disfando, e tentando di rubarle invano la sciarpa verde. Il vento aveva un carattere scherzoso, proprio come Chiyo nei giorni di sole.
Era una giornata troppo bella per poterla sprecare stando in casa o in negozio. E quindi? Chiyo aveva deciso di cimentarsi in una ricerca che in altri momenti le sarebbe parsa inutile: voleva trovare delle erbe per le sue pozioni. Peccato che non avesse le idee molto chiare su come trovarle e dove; lei le sapeva usare, ma cercare...
D'altronde, aveva sempre preferito condurre i suoi esperimenti da Occulta sulle Rune o sull'evocazione, e lo studio delle erbe lo aveva un po' trascurato. Ma riconosceva pienamente l'utilità di una pozione sonnifera o di un veleno, dato che negli scontri fisici era sempre in svantaggio. Però finora le erbe le aveva sempre comprate in negozio, e a Galway di negozi di erbe magiche non c'era nessuna traccia.
Camminava saltellando accanto al fiume, godendosi la brezza, mentre a tratti gettava un'occhio alle pagine del libro di erboristeria che si era portata dietro, l'unico buon indizio per poter trovare quello che stava cercando. Aveva optato per la radice di angelica e il tarassaco (o dente di leone), piante comunque abbastanza comuni. Tuttavia, distratta dalla bellezza del paesaggio e dai dispetti del vento, non ci stava prestando troppa attenzione. Giocava distrattamente a stare in equilibrio sulle pietre che affioravano dall'acqua e scrutava di tanto in tanto i cespugli o il prato. Tutto intorno c'era il silenzio della natura, fatto di sospiri di foglie e rami e del mormorio del fiume. Ad esso Chiyo unì una canzone, canticchiandola allegra mentre saltava da un sasso all'altro.

-Sous les herbes folles,
moi, j'ai grandi;
Je suis une enfant ordinaire, plûtot jolie
Petite fille revant d'ailleurs..
Ici pas très loin de vous.
Parfois je soupire e souvent je me dis
"J'amerais tant voir la vie en grand!"-


Sorrise tra sé e sé per il senso di quelle parole: di ordinario, lei, non aveva proprio niente! Eppure quella canzone, udita una volta chissà dove, sapeva di mistero...in un certo senso, le ricordava la piccola fatina di nome Ishtal che aveva trovato sul suo balcone qualche tempo prima.
Prese un gran sospiro e chiuse gli occhi, sorridendo al sole che le illuminava il volto, e cantò più forte, lasciandosi abbracciare dal vento.

-Les cheveux froissés par le vent
fendre l'air comme un oiseau blanc,
Sentir enfin ton regard sur moi...-


D'un tratto si accorse che c'era qualcosa che non andava. Su quella collina semi nascosta da un boschetto che il Corrib attraversava non era più da sola, c'era qualcun altro...o era solo una impressione? Un presentimento, simile alla sensazione che si prova quando qualcuno ci fissa alle spalle, le fece aprire gli occhi, e terminò il ritornello abbassando la voce e guardandosi intorno.

-Derrière ces murs je sais qu'il y a la mer,
Les papillons un grand livre ouvert..
Mais y-a-t-il quelqu'un quelque part
Pour moi...-



Questa è la canzone cui mi sono ispirata ^_^
Video
Ti traduco il pezzo che ho scritto, così, per comodità (non che c'entri molto...per di più, potrei star facendo una pessima traduzione ahahah :P)
Sotto le folli piante
sono cresciuta
Sono una bambina comune, piuttosto carina...
Piccola ragazza che sogna un altrove
Proprio qui, poco lontano da voi.
A volte sospiro e spesso mi dico
"Quanto amerei vedere la vita in grande!"

I capelli spettinati dal vento
fendere l'aria come un uccello bianco,
sentire infine il tuo sguardo su di me..
Dietro queste mura so che c'è il mare,
le farfalle, un libro aperto..
Ma c'è qualcuno da qualche parte, per me.


Edited by Eredel - 23/8/2012, 18:17
 
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Landslide
view post Posted on 28/2/2012, 16:49




Ero fuori casa già da un po di tempo, mi ero svegliato presto e avevo deciso di fare una bella passeggiata per quella, che sembrava essere diventata la mia città natale, o per lo meno quella in cui avrei passato molto tempo della mia vita. Ero passato in libreria per cercare articoli o libri sulla cultura celtica, sul semair, ma non trovai nulla che non sapessi già. Dopo la scappata in biblioteca mi avvicinai ad un fiume, il corrib, scorreva lento e pacato. L' inverno era ormai alla fine mancava molto poco alla primavera, la primavera mi metteva felicità e anche un pò di malinconia, dopo tutto ero molto lontano dalla mia famiglia. Mi tenevo vicino alle sponde del fiume, quell' acqua non mi faceva trasformare, e questo facilitava le cose anche se fossi caduto sarei rimasto uomo, mentre passeggiavo udii una giovane ragazza cantare, la sua voce era infantile e melodica. Era sul mio cammino poco lontano da me era allegra e teneva un libro fra le mani, si divertiva a saltellare fra le rocce nel fiume sembrava una bambina ma dopo un accurata analisi mi accorsi che doveva avere la mia età. Mi invisibilizzai e allungai il passo fino araggiungerla cantava in francese, era davvero brava ma mai quanto un selkies. Il libro che teneva in mano non era un semplice libro era un libro di erbe strano per una sedicenne andare in giro a cercare erbe. La ragazza fini il ritornello a voce bassa e aperti gli occhi si guardò in torno che mi avesse scoperto?. Impossibile ero invisibile ma quando sigirò per guardarsi alle spalle caddi urtando il terreno e sfortunatamente si udi la botta e mi svanì l' invisibilità.
 
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view post Posted on 29/2/2012, 23:52
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Un tonfo sordo, come qualcosa che cade, ruppe il silenzio musicale della natura e dal nulla apparve un ragazzo, confermando i sospetti di Chiyo.
Allora era vero che c'era qualcuno! Non ebbe tempo di congratularsi con il proprio intuito, il dubbio di essere stata seguita la punse quasi immediatamente. Anzi, ancora prima del dubbio, fu la sorpresa a travolgerla: quel ragazzo era spuntato così, dal niente, come un fiore dal prato, avrebbe detto, se non fosse stato per quel rumore di caduta.
Chi è? Come ha fatto? Sa rendersi invisibile o è precipitato dal cielo?
Era fuori discussione che non fosse una creatura magica, nonostante l'aspetto fosse quello di un comune umano.
Lo studiò in silenzio, immobile dov'era prima, su una delle pietre che affioravano dal Corrib.
Sì, aveva un aspetto ordinario tra gli umani, anche se piuttosto attraente: era alto, fisicamente prestante, biondo e dagli occhi azzurri. Prendendo in considerazione questi elementi, si sarebbe potuto pensare che fosse di origine anglosassone, forse persino americana; c'era tuttavia una lieve tonalità nel colore della sua pelle che lo rendeva troppo esotico per le fredde isole britanniche.
A occhio e croce, doveva avere la sua età... o almeno, l'età che il corpo di Chiyo dimostrava. Ma, trattandosi di creature magiche, l'età apparente era sempre un fattore relativo.
La vera domanda da porsi era un'altra.
Chi è? ripeté nella sua testa. Mi stava seguendo davvero o è stato un caso? Altrimenti, perché rendersi invisibili (se è veramente quello che ha fatto)?
Altra domanda: come affrontarlo adesso che lo aveva scoperto? Se la stava pedinando, sapeva già di certo chi era, e quindi fingere era inutile; in caso contrario...
Non ha senso fasciarsi la testa prima del dovuto. Divertiamoci un po'.
Quindi la strega decise di non muoversi e di non parlare, rimanendo pietrificata come qualunque umana avrebbe fatto di fronte a un'apparizione del genere. Se il gioco reggeva, chissà, magari gli avrebbe anche chiesto "Sei un angelo?".
Dentro di sé ghignò per la battuta.
 
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Landslide
view post Posted on 1/3/2012, 15:03




ero caduto e ovviamente la ragazza si era girata a guardarmi, mi accorsi di non essere invisibile dal momento in cui la ragazza rimase impietrita, calò il silenzio non sapevo cosa fare li bloccatomi guardai in torno, chissà cosa pensava, se era un umana l' avrei spaventata a morte, cercai di rovistare qualche bugia nella mia mente ma niente in quel posto non mi consigliava mi consigliava niente, mi rimase come unica alternativa dare uno sguardo al futuro, no non potevo non volevo rovinare quel momento volevo scoprire chi fosse e perché avesse quel libro. Dalla mia bocca senza che ci pensassi uscirono delle parole con tono tremolante scusami non volevo venirti addosso ma stavo guadando il fiumiciattolo e dopo essere passato sono inciampato mi dispiace. Ok si era una balla bella e buona ma cosa potevo inventarmi? Mi rialzai dandomi una pulita ai vestiti,comunque piacere io sono Zhéphyros, un raggio di sole colpì la sfera al mio collo facendola brillare, mi piaceva molto quel ciondolo era importante per me, la ragazza era carina ora che le ero cosi vicino e le vedevo i dolci lineamenti del viso così puri la facevano sembrare una bambina, anche se qualche istante prima era quasi terrorizzata da me. Ah bel libro un pò insolito ti occupi di botanica?
 
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view post Posted on 6/3/2012, 19:27
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Il ragazzo era chiaramente disorientato, aveva la faccia di uno che non si aspetta di venire colto in flagrante, e i suoi begli occhi chiari saettavano da una parte all'altra della collina in cerca di una via di fuga da quella situazione...o forse di una buona scusa.
CITAZIONE
scusami non volevo venirti addosso ma stavo guadando il fiumiciattolo e dopo essere passato sono inciampato mi dispiace

Chiyo alzò un sopracciglio alla parola "fiumiciattolo": il Corrib non si poteva certo definire un ruscelletto! Era pur vero che in quel tratto si restringeva, ma come avrebbe potuto guadarlo usando solo i piedi? Le pietre su cui la strega giocava a tenersi in equilibrio si trovavano tutte dalla stessa parte e tra loro la corrente scorreva impetuosa.
Nondimeno, il tremore nella sua voce la fece quasi sorridere.
Non dev'essere molto abituato a mentire.
Per esperienza sapeva che più a lungo si è vissuti, più bravi si diventa a raccontare bugie, e questo valeva in particolare per le creature magiche; ma quel ragazzo forse era l'eccezione, perché aveva un'aria sinceramente dispiaciuta nonostante la debolissima scusa.
Neanche se fossi umana sul serio ci avrei creduto...
Tuttavia il ragazzo non sembrava avere cattive intenzioni, e la strega decise di non considerare, per ora, la possibilità di essere stata seguita.
CITAZIONE
comunque piacere io sono Zhéphyros

disse alzandosi in piedi.
Zhéphyros...che nome singolare!
Era un nome antico ed esotico insieme. Ancora, Chiyo si chiese di dove fosse.
Sempre che stia dicendo la verità. E' raro che un essere del Seamair si fermi a fare conoscenza in questo modo con una sconosciuta, che per di più ha sembianze umane!
Forse il ragazzo non aveva davvero più anni di quelli che dimostrava. Il suo comportamento era troppo spontaneo, magari anche un po' ingenuo, il tipico comportamento delle nuove generazioni.
Chiyo sbatté più volte le palpebre, all'improvviso la luce del sole le stava dando quasi fastidio, come se gliela stessero puntando dritto negli occhi.
CITAZIONE
Ah bel libro un pò insolito ti occupi di botanica?

Quasi la strega trasalì: a causa del bagliore non si era resa conto del fatto che il ragazzo si fosse avvicinato. Ma ora, trovandoselo a un braccio neanche di distanza, poté notare come era stata la pietra che portava Zéphiros al collo ad abbagliarla. Proprio come il suo nome, la pietra sembrava antica, e sicuramente non di origine celtica.
Se il mio libro è insolito, lo è anche la tua collana, caro mio!
La situazione la stava divertendo, anche perché diventava sempre più curiosa di scoprire chi avesse davanti.
Si accorse di essere rimasta in silenzio anche troppo a lungo, e che il ragazzo aspettava una risposta.
Si schiarì la voce.
-Uhm... Ciao, Zéphiros. Io mi chiamo Chiyo...-
Abbassò involontariamente lo sguardo sul libro di erbe e le scappò un risolino. Magari fosse stata davvero un'esperta in erbologia, non se lo sarebbe certo portato dietro, dato che era anche abbastanza scomodo da portare!
-No, non mi occupo di botanica, altrimenti non avrei bisogno di questo libro!- rise.
-Ah, bel ciondolo comunque...un po' insolito, direi.- aggiunse allargando il sorriso.
-Di dove sei? Non mi sembri irlandese.-
 
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Landslide
view post Posted on 6/3/2012, 21:31




ok, forse dalle espressioni della giovane d' avanti a me capivo di avere detto una grandissima stupidagine, era quasi impossibile guadare quel fiume poi ero totalmente asciutto. Il cielo rimaneva sempre limpido, le nuvole erano sparite da quell' azzurro così intenso. Il sole caldo fece posto però ad un leggero vento che ci spettinò i capelli, ci volle molto prima che mi rispose, chissà a cosa pensava la ragazza, mi stava squadrando come se fossi un' alieno o un selkies... e lei un' umana beh cosa ci si deve aspettare gli sono praticamente piombato addosso. Sbatté le palpebre con estrema rapidità per molte volte e mi accorsi che un maledetto raggio di sole era deviato dalla mia collana ai suoi occhi, e mi spostai per fare finire l' effetto e così da salvaguardare la vista della ragazza. Ancora però non mi diede risposte e la cosa mi diede un senso di curiosità misto ad un senso di nervosismo perché mi faceva aspettare così a lungo?.
CITAZIONE
-Uhm... Ciao, Zéphiros. Io mi chiamo Chiyo...-

Che strani nomi, da quando ero in questa città avevo incontrato persone dai nomi buffissimi ma belli.
Bel nome non è giapponese? come nome?
CITAZIONE
-No, non mi occupo di botanica, altrimenti non avrei bisogno di questo libro!-

. Questo si che cambiava le carte in gioco cosa ci faceva con una ragazza con un libro di botanica su radice angelica e dente di leone due ingredienti per intrugli magici?
CITAZIONE
-Ah, bel ciondolo comunque...un po' insolito, direi.-

sorrise ancora di più e gli risposi tranquillamente mentre guardavo i suoi bellissimi occhi. é un vecchio ciondolo viene da ovest e si dice racchiuda l' aria del vento di primavera che si lega al mio nome.
CITAZIONE
-Di dove sei? Non mi sembri irlandese.-

no non lo sono sono italiano o francese non l' ho mai capito sono di un isola fra corsica e sardegna ma ho vissuto in italia a Roma tu sei di qui? il tuo nome è così orientale, anche su questa ragazza dovevo indagare.
 
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view post Posted on 7/3/2012, 00:18
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CITAZIONE
Bel nome non è giapponese? come nome?

La strega annuì vigorosamente. Il ragazzo era perspicace, Chiyo si era abituata a essere squadrata come una pazza quando diceva il suo nome (beh, forse anche perché di solito il suo modo di presentarsi la faceva sembrare tale): in Irlanda, ma anche prima, in America, tutti capivano "Cio", "Cho", "Ciò" e via dicendo. Quel ragazzo era uno dei pochi ad aver capito che si trattava di un nome giapponese.
CITAZIONE
é un vecchio ciondolo viene da ovest e si dice racchiuda l' aria del vento di primavera che si lega al mio nome.

disse, riferendosi alla sua strana collana. Le rispose senza distogliere lo sguardo, con una sincerità davvero disarmante. Aveva fissato i suoi occhi in quelli della strega, ma doveva comunque abbassare leggermente il capo per guardarla perché, anche se Chiyo stava in piedi su una roccia, Zéphyros la superava comunque di un palmo.
Ah, lo zefiro...
Come chiamato, in quel momento passò un'altra folata di vento primaverile, e la coincidenza la fece quasi sorridere.
Ahahaha...magari Zéphyros è caduto veramente dal cielo!
In qualche modo, comunque, la sua risposta lo legava ancora di più al gioiello.
Tuttavia, il ciondolo...beh, se non era magico, un'origine magica o sovrannaturale non gliela toglieva nessuno, per provenire dalla stessa direzione da cui soffiava il vento che racchiudeva, mentre il ragazzo doveva avere origini greche per portare un nome così, o perlomeno mediterranee.
CITAZIONE
no non lo sono sono italiano o francese non l' ho mai capito sono di un isola fra corsica e sardegna ma ho vissuto in italia a Roma tu sei di qui? il tuo nome è così orientale

Italiano o francese... beh c'ero quasi. Chissà come mai si è spinto sin qui...il Seamair chiama anche così lontano?
Ripensò alla propria esperienza, lei, che aveva girato tutto il mondo ed era stata sempre e comunque inseguita, e per un attimo lo sguardo si adombrò. Un attimo breve però, perché quel giorno nel cielo non c'era traccia di nuvole. Regalo insolito del tempo irlandese, portato forse dal vento primaverile.
Le ritornò il buonumore.
-Beh non proprio di qui, ma sì, sono irlandese di nascita. E' che..-
Come giustificare quel nome? Il ragazzo non aveva torto, il suo nome era troppo orientale.
Infatti non era il suo vero nome. Ma era il nome che si era scelta per cominciare una nuova vita, quando aveva incontrato Dawn...allora stava fuggendo dal Giappone e le era parso naturale adottare un nome giapponese che avesse lo stesso significato del suo nome di battesimo.
Però tutto questo non lo poteva spiegare a un ragazzo appena conosciuto, piovuto lì chissà come e per fare chissà cosa.
Avrebbe fatto prima a dire che era nata in Oriente?
Mah, ormai la frittata è fatta, pensò scrollando le spalle.
-E' che ai miei è piaciuto chiamarmi così.- disse. Davvero, chissà perché ai suoi genitori, novantasei anni prima, era venuto in mente di chiamarla "eterna"... un'inspiegabile previsione del futuro? Una beffarda mossa del destino?
Chissà se il destino aveva giocato anche con Zéphyros, affidandogli quella pietra che portava al collo.
 
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Landslide
view post Posted on 12/3/2012, 16:40




CITAZIONE
-Beh non proprio di qui, ma sì, sono irlandese di nascita. E' che..-

non era di qui ma nata in irlanda, ma subito dopo mi stupi, smorzò una frase, è che... cosa? che mi nascondi bella signorina bionda?
CITAZIONE
-E' che ai miei è piaciuto chiamarmi così.-

finì subito la frase ma non mi disse la verità perché qui tutti celavano il proprio nome? dovrei farlo anche io è forse un gioco? no, questo posto era troppo mistico e chissà forse avevo davanti a me una bellissima strega che poteva da un momento all' altro farmi fuori con un incantesimo, dovevo indagare, ma come potevo? un lampo di genio mi colpi come un fulmine a ciel sereno, le piante su cui erano aperte le pagine si dice che servino per pozioni tu ci credi alle streghe? ok era una domanda stupida ma non si capiva qual era il mio intento e se si capiva be avrei tirato comunque le sorti se avesse detto la verità o una menzogna, le diedi le spalle e mi andai a sedere su di una collina vicino ad un albero che mi riparava con la sua ombra, c' era un leggero venticello Chyo che ne dici di venire a sdraiarti qui si stà una favola e potremo conoscerci meglio finii la frase con un sorrisone, potevo sembrare un maniaco sessuale, sperai di non dare questa sensazione.
 
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view post Posted on 12/3/2012, 23:37
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le piante su cui erano aperte le pagine si dice che servino per pozioni tu ci credi alle streghe?

Un repentino cambio di discorso, quello di Zéphyros, e in effetti Chiyo non chiedeva di meglio. Anche se quell'eaffermazione le fece quasi venire da ridere.
Dunque il ragazzo si intendeva di pozioni? Chissà se le sarebbe stato utile per trovare le piante che le servivano. Da come aveva posto la domanda sembrava comunque che non la ritenesse nient'altro che un'umana...forse. Ma se era davvero così, perché rischiare di mandare all'aria la segretezza della magia e tutto il resto?
Zéphyros si voltò e andò a sedersi sotto un albero, così all'improvviso che Chiyo credette che avesse visto una di quelle famigerate piante che andava cercando, ma la sua aspettativa era destinata a rimanere delusa.
CITAZIONE
Chyo che ne dici di venire a sdraiarti qui si stà una favola e potremo conoscerci meglio

Uhmmm no. Forse non mi ha creduto davvero, sospirò leggermente indispettita.
Il ragazzo stava facendo un sorriso enorme, uno di quegli smaglianti sorrisi da bambino di cui Chiyo stessa aveva grande esperienza: il sorriso innocente di chi cerca di ottenere qualcosa. Di certo Zéphyros voleva scoprire chi fosse realmente.
Il gioco la solleticava, per due motivi: primo, era più probabile che fosse lei a scoprire qualcosa di lui (ad esempio come fosse apparso così all'improvviso, o a che razza appartenesse), e poi se malauguratamente lui avesse intuito qualcosa, non avrebbe avuto difficoltà a liberarsene; secondo, non aveva perso del tutto la speranza di ricevere un aiuto nella ricerca di quelle folli erbe.
Quindi sorrise e lo raggiunse, lasciandosi cadere sull'erba morbida di schiena, in modo da sdraiarsi comodamente. Fissò gli occhi su di lui.
-Sì, io credo alle streghe! Trovo una loro possibile esistenza molto affascinante, tu no?-
Il bello di dare quella risposta era che non stava mentendo affatto. In fondo, riteneva che la propria esistenza fosse affascinante sul serio.
Sogghignò sotto i baffi. Si sarebbe divertita a giocare la parte dell'umana "sognatrice" con quel ragazzo che le sembrava così ingenuo.
-Mi piacerebbe poter preparare queste pozioni di cui parli, sai per caso come si fa?-
Anche qui, nessuna menzogna: quanto le sarebbe piaciuto POTER realmente creare le sue benaemate pozioni! Ma finché non ne aveva i mezzi...
 
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Landslide
view post Posted on 27/3/2012, 13:52




La ragazza arrivò e con un sorriso si appoggiò sul erba affianco a me, fortunatamente si era seduta e non era scappata, sembrava divertita dal mettersi li vicino a me.
CITAZIONE
Sì, io credo alle streghe! Trovo una loro possibile esistenza molto affascinante, tu no?

ci credeva ed era sincera, sembrava una bambina di 5 anni ma si vedeva che era quasi una donna, il sole dietro di lei la faceva sembrare un angelo, con un aura luminosa intorno. Comunque se trovavo una possibilità di esistenza interessante, ovvio che esistevano se no non esistevo neanche io.
CITAZIONE
Mi piacerebbe poter preparare queste pozioni di cui parli, sai per caso come si fa?

non sapevo nulla di pozioni, ma perché era cosi curiosa che fosse una strega? dovevo escogitare qualche piano per levarmi da quella situazione e per non sfigurare d' avanti alla ragazza, ma in fatto di pozioni non ero preparato dopotutto ero solo un guardian e la creazione di pozioni non mi serviva a granché. La guardai e con modo più rilassato dissi sinceramente no ma se vuoi possiamo provarci insieme misi la mano a terra per alzarmi e... schiacciai una delle piante che le servivano per una pozione, un bellissimo tarassaco, lo strappai e sorridendo dissi sarà divertente e abbiamo già un elemento ammiccai speravo di passare un bel pomeriggio con la "streghetta".
 
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view post Posted on 9/4/2012, 13:52
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CITAZIONE
sinceramente no ma se vuoi possiamo provarci insieme

Un'altra delusione! Chiyo fece un mezzo sospiro rassegnato, ma non dovette tenere il broncio a lungo: primo, non voleva offendere il ragazzo, dato che si era comunque offerto di aiutarla; e secondo, Zéphyros aveva appena pestato con la mano un bel dente di leone.
CITAZIONE
sarà divertente e abbiamo già un elemento

sorrise, facendo l'occhiolino mentre lo strappava dal prato.
Chiyo sorrise radiosa in risposta, ma non poté evitare di pensare che effettivamente Zeéphyros non mentiva, non sapeva prorpio nulla di pozioni.
In teoria a me servirebbe la radice di tarassaco, non il fiore...
Per praparare la pozione emorigenerante le servivano le radici di tarassaco e angelica, le uniche piante che sperava di poter trovare davvero. Ovviamente non erano gli unici ingredienti, ma l'Occulta sperava di farsi almeno una scorta degli elementi che poteva trovarsi da sola.
Il problema ora era come non insospettire Zéphyros, dal momento che gli aveva in pratica detto di non conoscere le pozioni.
Sigh... Una volta che mi capita di trovare un aiutante, perché non ho tutto quello che mi serve? sospirò. Avrebbero finito per fare un intruglio inservibile. Trovare lamponi in quella stagione era impossibile. Il gin seng andava comprato e...
Giusto, giusto, le foglie d'ortica! Adesso lo mando a cercarmi foglie d'ortica mentre prendo la radice di questo benedetto tarassaco! E il resto...si vedrà poi.
Zéphyros si era alzato in piedi, la stava aspettando?
-Che altri ingredienti serviranno per fare queste pozioni secondo te?- domandò con aria ingenua, un dito a tamburellarsi le labbra mentre rimaneva seduta.
Si finse pensosa mentre riallacciava le stringhe degli scarponcini da montagna che si era messa per quella gita fuori porta.
-Una volta ho letto da qualche parte che le streghe nelle pozioni usano sempre le ortiche.-
Davvero, nei libri scritti dagli umani si trovavano sempre un mucchio di sciocchezze (erano gli Occulti e gli Scholar a poter preparare pozioni, non necessariamente le Streghe, e non era sempre detto che ci fosse di mezzo l'ortica), ma per questa volta le scempiaggini lette per ridere potevano rivelarsi utili.
-Credi che dovremmo procurarcene un po' anche noi?-
 
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Landslide
view post Posted on 18/6/2012, 20:54




CITAZIONE
-Che altri ingredienti serviranno per fare queste pozioni secondo te?-

no, non sapevo quali ingredienti servivano, anche perché chissà quale pozione dovevamo fare. Sicuramente lei lo sapeva, se era una strega lo sapeva doveva essere abbastanza esperta di pozioni.
No non so quali ingredienti servono puoi dirmi con esattezza a quale pozione voglia arrivare dopo le ricerche? , mi misi con la schiena sull' albero e ammiravo quel bel cielo azzurro tempestato di macchioline bianche, le nuvole... chissà se volare è come volare o è una sensazione di libertà maggiore.
CITAZIONE
-Una volta ho letto da qualche parte che le streghe nelle pozioni usano sempre le ortiche.-

Non lo so non sono uno stregone io mi fermai un secondo non volevo che pensasse che la "accusavo" di essere una strega ma il senso alla fine era quello, ripresi però se lo hai letto tu mi fido sorrisi,
CITAZIONE
-Credi che dovremmo procurarcene un po' anche noi?-

non era un problema cercare dell' ortica il problema era sradicarla ok andiamo a cercare dell' ortica! dissi entusiasta.
 
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view post Posted on 1/8/2012, 18:51
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Scusa il ritardoooooooo chiedo venia!!! ç_ç

CITAZIONE
No non so quali ingredienti servono puoi dirmi con esattezza a quale pozione voglia arrivare dopo le ricerche?

A saperlo... Con quel poco che ci procureremo (se mai riusciremo a procurarci qualcosa di utile) non potremmo farcene nemmeno mezza, di pozione! pensò, ma evitò di esprimersi ad alta voce.
E poi...
-Beh, non so a quale pozione arriveremo. Sei tu quello che ha detto che quelle piante servono per fare pozioni, no?- rispose, ricordando com'era iniziato tutto il discorso. O il ragazzo perdeva troppo facilmente il filo, o stava cercando in qualche modo di farla cadere in "trappola", in modo che si smascherasse da sola.
Illuso.
Mentre Zéphyros si perdeva nel contemplare il cielo, Chiyo grattò disperatamente con una mano nel terreno, afferrando la radice del tarassaco. Tirò.
Esci esci esci esci...daiii..
Quando Zéphyros si voltò di nuovo verso di lei, si alzò in piedi per mascherare il movimento (e per dare un'ulteriore tirata alla pianta, che finalmente si staccò).
Evvai!
CITAZIONE
Non lo so non sono uno stregone io
però se lo hai letto tu mi fido

stava dicendo Zéphyros. Chiyo sorrise.
CITAZIONE
ok andiamo a cercare dell' ortica!

E va beh andiamo tutti e due... pensò, un po' scocciata. L'entusiasmo del ragazzo però la divertiva, perciò fu sempre col sorriso che lo guidò nel sottobosco.
Si abbassò per evitare i rami che altrimenti l'avrebbero schiaffeggiata e avanzò cauta. Il terreno era coperto di foglie cadute, nonostante la stagione, e poteva celare sassi, ricci di castegne e altre sorprese poco piacevoli. Specialmente per Chiyo, che indossava dei pantaloncini corti color oliva.
Strinse meglio i codini e siu avvicinò ai cespugli.
Questo non è, questo non è, questo nemmeno, questo è di more... perché accidenti non siamo nella stagione giusta?! Sarebbe stato pieno!
-Uhmm.- mugolò indispettita. -Credevo che sarebbero state più facili da trovare..in genere mi attaccano sempre le caviglie, le infide.- borbottò.
 
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Landslide
view post Posted on 6/8/2012, 11:08




CITAZIONE
-Beh, non so a quale pozione arriveremo. Sei tu quello che ha detto che quelle piante servono per fare pozioni, no?-

ok mi aveva fregato, non voleva ammettere di essere una strega ma doveva esserlo.
la ragazza li seduta stava facendo forza sul terreno come a strappare qualcosa, feci finta di non accorgermene, e quando mi girai lei si alzò in piedi e strappò via la radice della pianta che le serviva, perché fare tutto di nascosto? forse non voleva smascherarsi? se è cosi era la prova del nove che fosse una strega, dopo che si alzò ci dirigemmo nel sottobosco in cerca di ortiche, anche se iniziavo a dubitare che non le servissero per le pozioni che stava facendo.
La ragazza strinse meglio i codini e si avvicinò ai cespugli quel gesto mi fece sorridere sembrava una bambina che si preparava per andare a scuola io non mi sistemai e spostando una piantina mi avviai anche io verso i cespugli.
CITAZIONE
-Credevo che sarebbero state più facili da trovare..in genere mi attaccano sempre le caviglie, le infide.-

stava borbottando quasi scocciata di non trovare le ortiche. Chiyo hai gia preso la radice di tarassaco perché non me l' hai fatto vedere? sei una strega non è vero, mi ero deciso era l' unico modo per capire se lo era. Avvicinandomi ad un cespuglio di more staccai tre foglie d' ortica proteggendo la mano con un fazzoletto non volevo rischiare di beccarmi il prurito dato dalle stesse.
 
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view post Posted on 15/8/2012, 10:31
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CITAZIONE
Chiyo hai gia preso la radice di tarassaco perché non me l' hai fatto vedere?

disse il ragazzo alle sue spalle. Chiyo si morse il labbro inferiore, irritata con se stessa per essersi fatta scoprire come una principiante.
Ora Zéphyros sapeva che lei nascondeva qualcosa. Beh, era ovvio. Sarebbe stato sciocco a non arrivarci...quale umana rimane in tranquilla compagnia di un tizio comparso dal nulla e farnetica di pozioni magiche senza battere ciglio? Forse solo una bambina, ma a quanto pare Chiyo non era riuscita a passare per la ragazzina che voleva sembrare.
Potrei sempre mentire e dire che..boh, che magari lasciare lì la radice sarebbe stato uno spreco? Banale.. ma non ho molte alternative..
Furono però le parole che il ragazzo disse subito dopo a stravolgere veramente la situazione.
CITAZIONE
sei una strega non è vero

Tombola!
Buffo avere un pensiero tanto ironico quando in realtà dentro lei si stava espandendo la furia.
Come osa?
Come poteva quell'ingenuo ragazzo cercare di smascherarla per primo, di getto, quando la gaffe più enorme sulla propria identità l'aveva fatta lui con la sua comparsa? Perché oltretutto ammettere, indirettamente, di essere lui stesso una creatura magica, quando continuando quel loro "gioco" avrebbero potuto scoprire molto di più su entrambi?
Chiyo ebbe un involontario, breve sorriso. Aveva capito. A Zéphyros non restavano molte possibilità. Buttando all'aria il gioco adesso, impediva a Chiyo di raccogliere altri indizi su di lui e tornava ad essere in vantaggio.
Furbo...ma sei anni luce indietro a me, Zéphyros, se credi di potermi battere a questo gioco.
Si voltò lentamente verso di lui, mentre cercava di prendere delle foglie di ortica con un fazzoletto.
Che fare? Mentire? Dopo una pausa così lunga, un "no" secco sarebbe parso sospetto anche al meno sveglio degli umani. Confessare? Neanche per sogno. Minacciarlo? Ma così non avrebbe scoperto molto più su di lui.
Si decise.
-Perché dici questo?- disse. Mantenne calmo il tono di voce, l'espressione neutra, tranne per le sopracciglia alzate in segno di sorpresa. Intanto, respirava lentamente, accumulando potere dentro di sé, nel caso fosse successo qualcosa che non le sarebbe piaciuto.
 
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