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»La canzone dell'oceano

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view post Posted on 9/11/2011, 17:50
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Guest
Pensiero
Parlato

L'oceano. Distesa infinita di acqua salata che occupa la maggior parte della superificie terrestre, una divinità greca, una parola che in senso figurato può significare qualcosa di profondo e di oscuro, una passione, uno stile di vita... per me Solo una casa!
Ti insegnano che essere un Selkies significa essere devoti alla propria casa, proteggerla e stimarla in ogni sua manifestazione; ti spiegano sempre che l'oceano è patrimonio di tutte le creature viventi, ma la verità, quella che mi sono creata da sola in questi anni, è che nessuno lo possiede veramente! Neanche io, appena eletta Regina dei Mari, potevo dire di possedere questa così grande riserva di acqua.
Il mare è vita, sentimento e soprattutto libertà! Era ciò che amavo di più, l'unica cosa che poteva placare la mia rabbia e frustrazione.
Sei troppo poetica...
Ridestai il mio pensiero dopo la frase di Guest. Risi di gusto alla sue parole, stiracchiando la schiena e le braccia.
Mi trovavo sulla costa scogliosa della più grande delle isole Aran, stava per spuntare l'alba e, seduta su un grande scoglio piatto, ero intenta a picchiare la mia coda rossa sulla superficie del mare, in quel tratto non molto calma. Le onde trasparenti si infrangevano con foga sugli scogli più bassi per poi schizzare quelli più alti con forza. Misi le braccia dietro la schiena appoggiandomi allo scoglio e chiusi gli occhi portando la testa all'indietro verso il cielo limpido, in quel momento colorato di rosso dall'alba imminente, mi lasciai trasportare dal suono così soave che procuravano le onde.
Non mi ricordavo bene perchè ero arrivata in quel luogo isolato, sapevo solo che la sera prima cercavo un pò di calma per riflettere e, come non succedeva da tempo, mi ero lasciata guidare dal mio sentimento, forse chissà, anche da Guest.
L'alba dalla scogliera mi rendeva inaspettatamente piena di vita, sentivo i lievi raggi di sole che mi riscaldavano da cima a fondo come un fuoco che mi si accendeva dentro. Mi sentivo felice.
Sorrisi al cielo mentre riaprii gli occhi per guardarlo nella sua immensità. Amavo quei momenti in cui sembrava che la mia mente non mi martoriasse di pensieri, ero in pace e sentivo la speranza!
So che sono molto poetica Guest! come fai a non esserlo con questo paesaggio?..
Fu un attimo, lo sentivo. Un istinto da dentro premeva. Era strano come noi sirene potessimo avvertire così pienamente questo particolare bisogno, come se il nostro cuore ci dicesse di donare un regalo all'oceano, di fargli sentire la nostra riconoscenza, di farlo sentire amato. Ci chiedeva solo quello in cambio di tanta abbondanza: un canto, la nostra miglior canzone per lui.
Sorrisi ancora una volta alla mia casa sfumata di tonalità rosso acceso.
Le altre razze, compresi gli umani, non se ne potevano rendere conto, ma era l'oceano che produceva la miglior canzone al mondo, le onde e l'acqua erano i migliori strumenti e il nostro, era il miglior orecchio per sentirlo! Noi Selkies facevamo solo da accompagnamento al suo canto e al suo sentimento: assecondavamo la canzone dell'oceano.
 
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view post Posted on 9/11/2011, 18:58
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Le coste delle isole Aran non erano sempre l'ideale per una passeggiata, ma Satphe aveva sentito il desiderio di andare lì a odorare l'aria salmastra. Suo padre Alagual veniva dalle coste del sud dell'Irlanda, ma aveva sempre amato il mare, così come tutta la sua famiglia; non passava giorno senza che lo nominasse almeno una volta. La Daoine Sidhe aveva vissuto troppo dentro una foresta per poterlo capire: cosa poteva esserci di speciale in un'acqua che non si poteva bere?
In quel momento, però, sentiva il bisogno di immedesimarsi in qualcosa che non fosse Satphe Graytide. Magari si trattava di Inis Mór, o forse delle rocce sotto i suoi stivali imbottiti di lana, oppure del suo maglione Hennessy appena comprato (per troppi, troppi, troppi euro). Forse del mare, anche se lì non poteva far vibrare le ali e schizzare via a tutta velocità. No: il folletto era semplicemente desideroso di sentirsi tutt'uno con quell'ambiente prima di andarsene.
Camminava lungo la costa a passi lenti e brevi, guardandosi i piedi. Indossava un paio di jeans, scaldata dalle due paia di calze sotto di essi (andarsene solo in jeans su delle isole gelide come quelle sarebbe stata una pazzia), dal suo maglione bianco, da una grossa sciarpa di un rosso scarlatto e dal suo cappello, estremamente morbido ma non abbastanza caldo; le orecchie non congelavano, ma non erano neanche scaldate come avrebbe voluto.
Era appena l'alba, i colori dell'acqua, del cielo e delle nuvole erano stupendi, eppure Satphe non guardava l'orizzonte: continuava imperterrita a fissarsi i piedi.
...che si schiantano / stridono le piaghe / del suono... pensava. Sollevò inconsciamente un dito e tracciò un lentissimo semicerchio verso il basso, senza far accadere nulla.
Dopotutto l'esercizio era necessario, soprattutto per una Scholar. Non le restava che pensare a qualcos'altro.
Devo mandare una lettera a Dereaub. E a Zaro, alla mamma e al cugino Gynnodi. E anche...
Scosse lievemente la testa, strizzando gli occhi. Doveva andare con ordine: prima a Dereaub.
Caro Dereaub, come stai? Io sto bene, qui mi diverto un mondo.
Sarebbe sembrata un'irresponsabile Daoine Sidhe, se avesse scritto una cosa del genere. Meglio pensarci in un'altro momento, forse.
 
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view post Posted on 16/11/2011, 21:19
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Il cielo era davvero uno spettacolo incredibile quella mattina! I gabbiani volavano bassi in cerca di pesce fresco e la brezza frizzante che veniva dalla purezza di quel mare ghiacciato sarebbe stata un toccasana per qualunque cittadino di Galway.
Un pò per mia fortuna e un pò per loro sfortuna quella mattina era arrivato sull'isola un solo traghetto che a quanto immaginavo poteva contenere davvero poche persone.
Stirai ancora una volta la mia coda facendola galleggiare a livello dell'acqua gelida e fissai la superficie dell'oceano per qualche secondo.
..è davvero fredda perchè qualcuno si possa immergere!
Pensai quasi con sorpresa. Essendo sempre vissuta nei mari del Nord, per me nessun tipo di oceano poteva essere freddo. Sorrisi amaramente. Un Selkies non sente mai il proprio corpo gelare, essendo creature "metà pesci" è normale preferire un clima freddo ad uno caldo!
Sembrava che l'Irlanda e Galway fossero davvero il luogo perfetto per la vita di un Selkies: oceano e pioggia ogni giorno, quale combinazione migliore?!
Ero ancora intenta a specchiarmi nel mare color rosso scarlato qualdo sentii dei passi che si avvicinavano dalla scogliera. Girai di colpo la testa senza muovere il mio corpo in quel momento sirenoide.
Chi poteva essere a quell'ora della mattina? Un umano che passaggiava sulla scogliera più impervia delle isole Aran? Non avevo tenuto in conto di un'eventuale visita e fui colpa leggermente di sorpresa quando in lontananza scorsi una figura minuta e sovrabbondante che si stava avvicinando fissando molto attentamente ciò che calpestava!
Strizzai un pochino gli occhi per vedere meglio chi avrei potuto incontrare di lì a poco e notai solamente che doveva trattarsi di un umano piuttosto particolare: indossava tantissimi indumenti uno sopra l'altro e continuava a fissare il terreno su cui camminava, di tanto in tanto fermandosi a praticare strani movimenti con le mani.
Risi piano molto divertita. Sicuramente non ci sarebbe stato bisogno di preoccuparsi troppo; da quello che potevo vedere man mano che la figura si avvicinava, non sembrava malintenzionata e se fossi scivolata in acqua subito non mi avrebbe neanche visto!
Rimaniamo dai! Potrebbe non essere un umano..
Fui bloccata da quelle parole di Guest. Lui era in grado di capire quando in apparenza un normale umano non era chi si mostrava. Purtroppo non era tenuto a rivelarmelo e, per dirla tutta, non lo faceva quasi mai!
Fu per questo motivo che decisi di aspettare ciò che sarebbe successo di lì a poco e continuai a fissare la figura avvicinarsi finchè non fui in grado di capire, sotto tutti quegli indumenti, che si trattava di una ragazza.
L'alba era al suo culmine e il riverbero che creava sull'oceano stava diventando un pochino fastidioso, decisi in ogni caso di rimanere nella mia precedente posizione attendendo paziente la ragazza.
Ero davvero curiosa di capire il motivo per cui una giovane donna era finita in quel luogo non così facilmente accessibile e, anche se lei non poteva vedermi dato che si guardava i piedi, optai al momento opportuno per rivolgerle la parola.

Hai perso qualcosa?

Dissi con tono interrogativo. La ragazza era abbastanza vicina per udirmi e mi misi ad attendere la sua risposta, curiosa di vedere come avrebbe reagito all'incontro di una creatura "dalla coda rossa".
A dir la verità non ero molto preoccupata della sua possibile reazione, mi sembrava logico: se fosse stata realmente un'umana non avrei avuto problemi in pochi secondi a disfarmi di lei. Quel pensiero mi tranquillizzò facendomi addirittura sorridere falsamente.
 
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view post Posted on 18/11/2011, 15:02
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Satphe restò immersa fino al collo nei propri pensieri, continuando a camminare... almeno finchè non sentì una voce.
CITAZIONE
Hai perso qualcosa?

A quel punto sobbalzò per lo spavento, riuscendo a stento a mantenere l'equilibrio sul terreno irregolare, voltandosi qua e là per capire chi aveva parlato. Alla fine la vide.
Era una giovane donna. Se ne stava distesa su uno scoglio in una posa rilassata e guardava nella sua direzione. Le squame rosse della sua coda riflettevano la luce dell'alba, così come i suoi capelli dello stesso colore. Le sorrideva tranquilla.
Satphe non restò troppo tranquilla, invece. Sgranò gli occhi e aprì la bocca, poi la richiuse, e continuò a boccheggiare così senza riuscire a trovare niente da dire.
E' una Selkie. Oh, cielo. E' proprio una Selkie, non mi posso sbagliare, ho letto una montagna di libri su di loro scritti dalle creature figlie del Seamair...
Che cosa fare? Non aveva la più pallida idea di come reagire. Per cominciare distolse lo sguardo: praticamente era nuda e aveva paura di offenderla.
Solo alla fine decise di rispondere.
"No, non ho perso niente" disse educatamente. "Ehm... mi scusi, non ho avuto molto a che fare con il popolo del mare, prima".
Fu percorsa da un brivido di emozione. Era curiosa di scoprire cosa le avrebbe detto, chi era, perchè era lì, e magari anche il motivo per cui le aveva rivolto la parola pur non sapendo se era davvero una creatura magica o meno. Si azzardò a sollevare lo sguardo, facendo un respiro profondo per calmarsi.
Non hai bisogno del nervosismo. Stai calma. Andrà tutto bene.
 
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view post Posted on 19/11/2011, 15:35
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La reazione che ebbe la ragazza nello scorgermi mi stupì e non poco! Si comportò come una timida creatura molto imbarazzata da chi aveva incontrato casualmente.
Appena mi vide sullo scoglio a mio agio rimase a bocca aperta e ad occhi spalancati per qualche secondo e poi, come se non trovasse nulla da dire, accennò ad una risposta alla mia domanda.
CITAZIONE
"No, non ho perso niente"
"Ehm... mi scusi, non ho avuto molto a che fare con il popolo del mare, prima".

La fissai incuriosita dalla testa ai piedi. Dal suo comportamento non potevo di certo trarre delle conclusioni! Sembrava in tutto e per tutto un'umana un pò troppo imbarazzata dalla mia presenza... Beh, di certo non si aspettava di trovarmi lì, ma d'altra parte anch'io contavo di non essere disturbata nella mia riflessione e ci trovavamo un pò nella stessa barca.
Non riuscivo a capire come mai Guest mi aveva fatta restare, aveva forse "fame"? Non ne ero sicura visto ciò che mi aveva detto..
"Rimaniamo dai! Potrebbe non essere un umano.."
Inclinai la testa leggermente a destra continuando a fissarla con aria interrogativa. A me sembrava davvero una semplice ragazza umana e la sua reazione, tanto attesa precedentemente, mi aveva un pochino delusa. Di certo non si sarebbe messa a farmi delle fotografie, ma un certo senso di timore avrebbe pur dovuto averlo!
Sembrava quasi che la ragazza sapesse chi aveva davanti, sapesse a che razza appartenevo e, anche se sorpresa, fosse eccitata di avermi incontrato.
Nel frattempo notai che era calato il silenzio e non sapendo cosa fare, optai per continuare, almeno per un primo momento, la nostra conversazione.

Perchè ti scusi? Non mi hai mica fatto un torto! Non mi offendo se mi guardi...

Le dissi un pò seccata. Il fatto che distogliesse lo sguardo dal mio corpo sirenoide mi faceva leggermente alterare. Era come se non volesse guardarmi perchè le facevo ribrezzo e questa cosa per certi versi mi umiliava. Noi Selkies non concepiamo la vergogna, non è una emozione che siamo soliti provare, siamo nati così e cosideriamo questa nostra forma come un dono fattoci dal mare, nient'altro.
Con una smorfia decisi di lasciar perdere questo particolare, che tanto non avrebbe compreso, e continuai la frase.

Posso chiederti che ci fai qui? Non sei tu ad esserti persa, vero?

Le chiesi in maniera un pò distaccata, tornando a guardare l'alba che ormai stava lasciando spazio al sole.
Non so bene cosa mi trattenesse dall'andarmene, molto probabilmente era stato Guest che mi aveva incuriosito con ciò che aveva detto, fatto sta che optai per rimanere lì ancora un pò, almeno per vedere il sole alzarsi completamente.
 
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view post Posted on 19/11/2011, 17:25
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Vedendosi squadrare con insistenza, Satphe si sentì obbligata a distogliere di nuovo lo sguardo. La Selkie la intimidiva parecchio, soprattutto per il suo sguardo penetrante e per l'aria di chi la sa lunga.
I nonni di Satphe avevano raccontato di tutto sui Selkie alla loro nipotina: che leggevano la mente degli altri, che potevano vedere il futuro e che, in qualsiasi situazione, i Sidhe non dovevano fidarsi di loro.
CITAZIONE
Perchè ti scusi? Non mi hai mica fatto un torto! Non mi offendo se mi guardi...

Il suo tono un po' irritato la mise ancor più in imbarazzo.
"Oh, mi sc... voglio dire, allora va bene... cioè..." farfugliò, inciampando nelle sue stesse parole. Non voleva offenderla nè farla irritare ancora di più, e allo stesso tempo non voleva suonare falsa. Il risultato era che non sapeva assolutamente come rispondere.
L'unica cosa che aveva capito era che non doveva assolutamente toglierle gli occhi di dosso, se non voleva farla arrabbiare sul serio.
CITAZIONE
Posso chiederti che ci fai qui? Non sei tu ad esserti persa, vero?

Scosse la testa, ritrovando la calma abituale. A quella domanda era molto più facile rispondere.
"No, non mi sono persa. Sono qui in vacanza... sì, possiamo metterla così. Ho passato la notte sull'isola, dovevo venirci assolutamente... questo" da sotto il cappotto fece sporgere un po' di più il collo del maglione nuovo "lo vendono solo qui, non avevo scelta. Potevo anche comprarlo su Internet, certo, ma poi non sarei stata sicura di prenderlo originale, perciò sono arrivata qui di persona".
Sorrise allegra: sperava solo che non si arrabbiasse di più per aver osato tanto.
"Il traghetto che mi riporterà a casa passa intorno a mezzogiorno, così ho pensato di fare una passeggiata prima di colazione. Tutto qui" disse con semplicità.
Era strano di parlare di cose del genere con una Selkie, ma farlo riusciva a rilassarla. Poi essere onesta era l'azione migliore cui riusciva a pensare per riuscire ad andare d'accordo con qualcuno.
 
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view post Posted on 19/11/2011, 20:18
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Avevo distolto lo sguardo dalla ragazza perchè sinceramente non trovavo niente di interessante in lei. Mi sembrava solo un pò strana, ma d'altra parte, iniziavo anche a pensare che forse Guest aveva avuto ragione!
Ero sicura che una ragazza umana avrebbe reagito diversamente alle mie domande e probabilmente si sarebbe preoccupata tanto del mio tono di voce da scappare a gambe levate. In ogni caso avevo anche io un margine di errore e finchè non gliel'avessi chiesto direttamente, sapendo quindi se mentiva o no, non potevo escludere nessuna possibilità!
CITAZIONE
"Oh, mi sc... voglio dire, allora va bene... cioè..."

La ragazza iniziò a farfugliare qualcosa dopo la mia prima frase, ma, trovandosi ancora una volta in imbarazzo, fu sicuramente molto sollevata dalla mia seconda domanda.
CITAZIONE
"No, non mi sono persa. Sono qui in vacanza... sì, possiamo metterla così. Ho passato la notte sull'isola, dovevo venirci assolutamente... questo" da sotto il cappotto fece sporgere un po' di più il collo del maglione nuovo "lo vendono solo qui, non avevo scelta. Potevo anche comprarlo su Internet, certo, ma poi non sarei stata sicura di prenderlo originale, perciò sono arrivata qui di persona".

La creatura fece una frase che durò un'eternità. Anche se le avevo chiesto solamente se si era persa, lei aveva colto l'occasione per attaccare bottone e spiegarmi tutta la motivazione della sua presenza lì. Tornai ad osservarla, incuriosita per ciò che stava dicendo.
Con piacere notai che finalmente mi stava guardando e sembrava meno intimidita dalla mia presenza; quando poi tirò fuori un lembo del suo maglione dal cappotto pesante per mostramelo, mi si disegnò da solo un sorriso divertito sulla bocca.
...è buffa!!
Pensai mentre finiva la frase. Per qualche strana ragione mi ricordava Chiyo, certo, non era così piccina, ma gli atteggiamenti e il modo di parlare potevano davvero assomigliarsi!
CITAZIONE
"Il traghetto che mi riporterà a casa passa intorno a mezzogiorno, così ho pensato di fare una passeggiata prima di colazione. Tutto qui"

Finì la sua frase spontaneamente senza aggiungere altro, sorridendo in maniera cordiale come se stesse parlando ad una sua amica.
Non sapevo bene come comportarmi a quel punto e il sole aveva praticamente raggiunto il suo culmine in cielo. Avrei dovuto andarmene prima che, magari, fosse arrivata altra gente, ma purtroppo lo sapevo bene, la mia curiosità era troppo forte per abbandonare lì quella ragazza in quel modo.
Rimarrò qui ancora un pò!
Decisi, mentre accovacciai la coda per girarmi completamente verso la ragazza. Lo scoglio era in pendenza e per come mi ero posizionata non era molto comodo.. perdendo l'equilibrio avrei rischiato di finire in acqua, per questo motivo sistemai le mie braccia all'indietro dandomi un appoggio solido.

Ho capito.. quindi non dovrò salvarti dalla marea che salirà più tardi!

Dissi con un sorrisetto divertito e altezzoso. Era usanza tra gli umani pensare che noi Selkies salvassimo le persone dal mare, beh chissà, forse qualcuno della mia razza l'aveva anche fatto in passato, ma io di sicuro non mi sarei mai scomodata per esseri del genere! Era una leggenda stupida, o almeno era quello che avevo sempre pensato..
Tornai a rivolgermi alla ragazza.

Abiti a Galway dunque?

Le chiesi continuando a guardarla. Non pensavo potesse considerarla una domanda contro la sua privacy, in fondo da quello che avevo potuto notare era una ragazza molto aperta e una domanda in più per continuare la conversazione non credo sarebbe dispiaciuta neanche a lei!
 
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view post Posted on 21/11/2011, 19:10
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Satphe la osservò mentre si metteva in una posizione diversa. Era davvero stupenda, tra la coda e la chioma entrambe così rosse e lo sguardo enigmatico.
CITAZIONE
Ho capito.. quindi non dovrò salvarti dalla marea che salirà più tardi!

Rise leggermente. "No, non vale la pena scomodarsi per una cosa del genere, giusto?"
L'aveva detto in tono leggero, senza intenzione di offendere o altro. Aveva imparato da parecchio che i Selkies non erano il tipo di creature pronte a scomodarsi per chiunque cadesse in mare, ma non era a quello che si riferiva; se così avesse fatto, avrebbe anche insinuato che i Selkies erano creature troppo egoiste e altezzose per fare un qualunque atto altruista, il che a suo parere era un punto di vista davvero esagerato.
Molto più semplicemente, conosceva le proprie capacità. Se per pura ipotesi fosse arrivata un'onda d'acqua avrebbe fatto in tempo ad estrarre la bacchetta per difendersi, o al limite sarebbe riuscita a trasformarsi e volare via il più in fretta possibile.
CITAZIONE
Abiti a Galway dunque?

Il sorriso di Satphe si fece più sereno: era contenta che anche la Selkie fosse disposta a fare conversazione.
"Sì, è lì che abito. Meno male che Inis Mór è vicina, altrimenti sarebbe stata una vera tragedia arrivarci" commentò con una risata leggera. Poi il suo sguardo si fece un po' più esitante. "Ehm... se posso chiederlo... lei invece come mai si trova qui?"
Inis Mór era un posto abbastanza popolato di persone perchè una figlia del Seamair si avventurasse lì intorno nelle sue vere sembianze. Doveva conoscere davvero molto bene il luogo, altrimenti magari non le importava assolutamente niente di chi la guardava.
 
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view post Posted on 2/12/2011, 18:06
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La conversazione a quanto potevo vedere si stava distendendo e, rispetto a come era iniziata era, dal mio punto di vista, sicuramente migliorata.
Avevo notato che la ragazza non aveva più timore nel guardarmi nella mia forma sirenoide e non nascosi un certo divertimento; era di sicuro strano che qualcuno, soprattutto un umano, si comportasse così con me, che mi ascoltasse e prestasse attenzione alle mie frecciatine.
CITAZIONE
"No, non vale la pena scomodarsi per una cosa del genere, giusto?"

Quella frase mi sorprese e mi fece sorridere allo stesso tempo. Era evidente che la ragazza aveva capito, almeno in parte, che non aveva davanti la Sirenetta, e dato che non avevo mai considerato gli umani così intelligenti e perspicaci da capire una cosa del genere, riuscì ad intuire, felicemente, che l'incontro non mi avrebbe delusa più di tanto.

Si infatti..

Dissi quasi sussurrando, pensando ad alta voce tra me e me. Era molro probabile che la ragazza avrebbe potuto salvarsi con altri mezzi dalla marea e io, finchè non avessi scoperto chi era in realtà, non potevo sicuramente sapere quali fossero questi metodi.
I miei ragionamenti furono interrotti dalla sua risposta alla mia seconda domanda che arrivò poco dopo.
CITAZIONE
"Sì, è lì che abito. Meno male che Inis Mór è vicina, altrimenti sarebbe stata una vera tragedia arrivarci"

Doveva essere molto felice della domanda che le avevo fatto perchè la risposta fu accompagnata da un sorriso allegro e gioioso che, tra l'altro, mi fece sorridere a mia volta.
Restai un attimo in silenzio a guardarla interessata prima che lei aggiungesse un'altra frase al suo discorso.
CITAZIONE
"Ehm... se posso chiederlo... lei invece come mai si trova qui?"

Il suo tono di voce e il suo sguardo erano tornati titubanti.
Mi piace!
Pensai stupita, continuando a sorridere alla ragazza che avevo davanti. Ero davvero molto lusingata dal suo comportamento nei miei confronti, certo, non ero ancora sicura della sua vera natura, ma sentivo distintamente che il suo modo di fare era sincero.
Ripensando a tutti gli umani e non, che avevo incontrato durante miei anni sulla terra ferma, le poche e povere persone che mi avevano incontrata nella mia forma sirenoide e non erano morte per quello, si erano sempre rivolte a me in malo modo o addirittura ponendosi erroneamente al mio livello; la ragazza che avevo davanti era diversa, sapeva tenere un certa riverenza nei miei confronti e la cosa mi rendeva fiera. Quasi sapendo chi ero in realtà, sapendo che la mia razza era potente e volubile allo stesso tempo, si rivolgeva a me stando attenta a non dire cose o farne altrettante che avrebbero potuto alterarmi.
..e bravo Guest..
Dissi mentalmente al mio ospite prima di rompere il silenzio che avevano creato i miei pensieri vaganti.

Te lo dirò perchè mi sei simpatica ...e questo è tutto dire...

Le dissi mettendomi a ridere calorosamente.

Ero venuta qui per riflettere un pò, ma l'alba, di cui porto il nome, mi ha completamente rapita!

Continuai girandomi tristemente verso il sole che era ormai alto.
Molto probabilmente il secondo traghetto della mattinata stava per arrivare e, anche se le scogliere non erano di certo un'attrazione turistica, forse era arrivato il momento di "cambiarmi d'abito" per non dare troppo nell'occhio.
Mi guardai un attimo la coda e il corpo e notai che sarebbe servito ancora qualche minuto per un'asciugatura completa, optai a quel punto per uno spostamente strategico su uno scoglio più alto, al riparo da eventuali onde troppo canterine.
Intanto che effettuavo il passaggio mi rivolsi ancora una volta alla ragazza sorridendo.

Io comunque sono Dawn.. piacere!
 
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view post Posted on 11/12/2011, 07:59
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La risata della Selkie fu più calorosa di quanto si aspettasse. Certo, Satphe non si considerava proprio un disastro nel parlare con gli altri, ma per qualche motivo aveva continuato a temere di dare fastidio alla sconosciuta.
CITAZIONE
Te lo dirò perchè mi sei simpatica... e questo è tutto dire...

Quell'inizio la sorprese ancora di più, e ancor più piacevolmente di prima. Poteva significare, forse, l'inizio di una nuova amicizia?
Quando torno a casa devo subito scriverlo nella lettera per Dereaub! Sono sicura che lo lascerò di sasso! pensò tutta emozionata, continuando ad ascoltare le parole della Selkie con il sorriso sulle labbra.
CITAZIONE
Ero venuta qui per riflettere un po', ma l'alba, di cui porto il nome, mi ha completamente rapita!

Istintivamente Satphe voltò lo sguardo verso il sole, che ormai era completamente sorto. Era un po' dispiaciuta di non aver potuto godere del tutto di quello spettacolo, ma per il momento non era la cosa più importante.
"Di cui porto il nome"?
Forse la Selkie si sarebbe spiegata da sola, ma forse il suo nome era proprio Alba, o qualcosa del genere.
Intanto quella si era spostata più in là, forse per trovare una posizione migliore della precedente, e parlò ancora.
CITAZIONE
Io comunque sono Dawn... piacere!

Il suo sorriso era un invito a rispondere. Satphe era al settimo cielo: quando ancora le sarebbe mai potuto capitare un incontro tanto fortunato?
"Io mi chiamo Satphe... piacere mio, Dawn" rispose.
Dato che la Selkie si era rivelata nella sua vera forma, forse ora era Satphe a dover rivelare la sua natura di Sidhe... ma per il momento scelse di non agire: se Dawn avesse voluto sapere niente su di lei, certamente gliel'avrebbe chiesto personalmente. Qualcosa le suggeriva, infatti, che la giovane donna non avrebbe accettato qualsiasi ciarla da parte sua.
 
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view post Posted on 16/1/2012, 11:36
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Mi scuso davvero per averti fatto attendere così tanto! :beatin.gif:

Era giunta l'ora, ero quasi pronta a cambiare la forma sirenoide, quale mi trovavo, nel consueto e falso vestito umano che ormai ero abituata a portare. Il sole abbastanza caldo di quella mattinata mi stava dando una mano e io attesi impaziente finchè non sentì la risposta della ragazza arrivare allegra.
CITAZIONE
"Io mi chiamo Satphe... piacere mio, Dawn"

Non la stavo guardando direttamente quando mi disse cortesemente il suo nome e per questo la prima azione che mi venne spuntanea fu girarmi discretamente verso di lei e sorridere. In realtà quel nome, quelle strane lettere inconsuete, non mi erano così indifferenti, ma rimasi comunque in silenzio facendo finta di niente.
Ma dove?...
Ero sicura di aver già udito quel nome da qualcuno, forse da un mio stesso simile chissà... Continuai a sorridere. Solo per questo la mia curiosità salì a mille!
La guardai serena convinta sicuramente a continuare la conversazione insieme a lei.

Piacere mio Satphe!!

Dissi mentre in pochi secondi la mia trasformazione aveva iniziato il suo corso. Non ci volle molto, presto la mia coda rossa si tramutò in due snelle e longilinee gambe umane, le squame scomparvero e i miei capelli si scolorirono quanto basta per passare inosservati tra le folle umane.
Per fortuna con anni di esercizio di questa pratica alle spalle, ero riuscita a far terminare il mio "cambio aspetto" con addosso almeno qualche micro abito, noto tra gli umani come "costume da bagno". La condizione di ritrovarmi nuda su una scogliera o una spiaggia non mi allettava per niente e visto il mio odio per questo aspetto non ci tenevo minimamente a dare pensiero a qualche maniaco nascosto chissà dove.
Orribile corpo umano...
Pensai stizzita mentre alzandomi, da dietro uno scoglio, tirai fuori una sacca color giallo canarino precedentemente riposta. Da dentro tirai fuori un paio di pantaloni neri abbastanza aderenti, una camicietta bianca con il colletto alto e un cappotto lungo e imbottito grigio scuro che ad uno ad uno mi infilai velocemente; le scarpe le lasciai dentro e decisi di non indossarle almeno per il momento.
Tornai a guardare la strana ragazza che mi stava osservando e sorridendole le feci un'offerta:

Scusami per l'attesa! Ti va di fare due passi?

Non avevo dubbi che la ragazza mi avrebbe dato una risposta positiva, ma in ogni caso era mia intenzione rimanere cortese e gentile, almeno finchè lei me ne avrebbe dato l'occasione!
 
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